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lunedì 16 ottobre 2017

Gli "avvocati anti-italikum"



Quest’uomo mite, che vorrebbe passare più tempo con i suoi nipotini, e’ il battagliero capofila degli avvocati del gruppo “anti-italikum”, che hanno promosso in vari Tribunali italiani i ricorsi necessari per far pronunciare la Corte Costituzionale sulla (in)costituzionalità delle leggi elettorali "porcellum" e "italikum".

Nel 2005 veniva approvata la legge elettorale poi chiamata "porcellum", una vera e propria porcata, a detta del suo stesso proponente, a danno di chi in quel momento nel Parlamento era minoranza.
Gli avvocati hanno protestato a gran voce dicendo che i punti chiave del "porcellum" erano contrari alla Costituzione. Sono riusciti alla fine, nel 2014, a far pronunciare la Corte Costituzionale sulla legge: e la Corte ha dato loro ragione.

Ma nel frattempo, con il Porcellum erano stati eletti tre Parlamenti: nel 2006, nel 2008 e nel 2013. E l'ultimo è ancora in carica: la Corte Costituzionale non ha il potere di sciogliere un Parlamento illegittimo.

Un Parlamento rispettoso della Costituzione e dei cittadini avrebbe ripristinato una legge elettorale costituzionale e chiesto al Capo dello Stato di tornare al voto. 

Questo Parlamento, invece:
  • Ha approvato uno stravolgimento della Costituzione:  che saggiamente i cittadini hanno bocciato, votando NO al referendum del 4 dicembre 2016.
  • Ha approvato una nuova legge elettorale, "italicum", chiaramente incostituzionale. Su questa legge il Governo ha posto la questione di fiducia, CONTRO l'articolo 72 della Costituzione. Anche di questa legge gli avvocati hanno denunciato l'incostituzionalità. E la Corte ha nuovamente dato loro ragione.
  • Oggi lo stesso Parlamento sta votando contro la Costituzione, a colpi di voti di fiducia, la terza legge elettorale incostituzionale,  legge Rosato, che ha il preciso scopo di blindare in parlamento alcuni partiti e di toglierci il diritto di scegliere i nostri rappresentanti. 


E’ chiaro che che se siamo noi a eleggere i parlamentari questi renderanno conto a noi, e quindi si preoccuperanno della qualità della nostra vita; se saranno i segretari di partito o altre forze a far eleggere i parlamentari questi renderanno conto a loro, non a noi!

Gli avvocati ricorreranno anche contro la legge Rosato, e con tutta probabilità la Corte Costituzionale darà loro ancora una volta ragione: ma nel frattempo si saranno svolte nuove elezioni, e i nuovi Parlamentari eletti con la terza legge incostituzionale rimarranno in carica per altri cinque anni, curando gli interessi delle lobby e delle segreterie di partito che li avranno candidati, e non quelli dei cittadini.

Cosa dobbiamo aspettarci in futuro? Che un Parlamento eletto con una legge incostituzionale ci propini una sua nuova Costituzione, con ridotte tutele democratiche, approvata a colpi di voti di fiducia?




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